Quando il moroso, magari di fretta, ti “spiega” come essere una brava zavorrina – spiegazione assolutamente soggettiva che cambia da pilota a pilota – la frase che ti senti dire è: “L’importante è che ti tieni stretta.” A cosa poi dipende perché c’è chi ti dice al serbatoio (ma di stare attenta a non graffiarlo) e chi invece vuole assolutamente che ti avvinghi a lui (sì ma non troppo, se no non guida bene).
Insomma, una cosa è chiara: una volta che hai pseudo-imparato a essere una brava zavorrina, NON DOVRAI MAI PIU’ CAMBIARE PILOTA! Altrimenti bisogna ripartire da capo.
Personalmente, quando ero zavorrina, mi sono sempre trovata bene ad “attaccarmi” al serbatoio: avendo preso fin da subito i guanti in pelle non avevo paura di graffiare o altro. Inoltre ho sempre pensato che bracciali, anelli ecc. fosse meglio lasciarli a casa, se di metallo. Attaccarmi al serbatoio mi rendeva più facile seguire l’andamento della moto, non davo fastidio al moroso (se no chi lo sentiva quando si arrivava al passo) e avevo l’impostazione giusta per sentire l’adrenalina che si propagandava in me dalle vibrazioni del motore.
Mi tenevo anche con le gambe, soprattutto nei momenti di puro divertimento (mamma se stai leggendo si parla sempre di 50 km orari, tranquilla). Se riuscivo, stringevo le caviglie alle pedaline posteriori, mentre l’interno coscia e l’interno ginocchio al codone della moto. A volte (spesso) al ritorno iniziavano a tremarmi le gambe. Ciò significava che avevamo fatto passi di montagna molto divertenti (mamma stai ancora leggendo?).
Ovviamente per chi non l’avesse capito sono sempre salita come passeggero o guido tutt’ora super sportive o naked.
Non pensare male. Non è che si stia in assetto da guerra tutto il tempo! Nei rettilinei (dove è inutile tirare) puoi stendere le gambe, staccare un attimo le braccia ecc. A mano a mano che prendi più confidenza con il pilota e con la moto, imparerai a capire lo stile di guida e a renderlo tuo. In alternativa c’è sempre il buon vecchio metodo dei pugni sul fianco… Ahah! Scherzo, non si fa assolutamente, appena vi fermate un bel calcio in faccia renderà di più!
Una cosa importante è non dare fastidio o distrarre il pilota se non per cose importanti (FDO). Se c’è una mucca al pascolo nella montagna di fianco non è il caso di chiamare insistentemente il pilota. Mettiti anche nei suoi panni, oltre al suo peso ha anche il tuo da gestire e magari le prime volte non sarà nemmeno abituato. Non è facile portare dietro qualcuno, soprattutto le prime volte.
Quando ci saranno frenate a cui non eri pronta è naturale che andrai avanti. Non preoccuparti se capita prima di una curva, rimani nella posizione in cui sei arrivata anche se gli sei attaccata perché la zavorrina che si muove per sistemarsi in curva è una zavorra che sbilancia la moto a destra e a sinistra. Un altro aspetto che ti rende una zavorra è se sei molto rigida.
Si diventa un’ex-zavorra se nella curva a destra per paura ti butti fuori a sinistra… perché o cadi (tu, il pilota, la moto, quindi se per caso era anche il tuo fidanzato adesso è un ex) oppure, se è il pilota se è bravo ti inviterà ad uscire con le tue amiche a fare shopping invece che andare in moto, se non è bravo tenterà di perderti casualmente nel tragitto verso casa.
Bisogna fidarsi ed essere a proprio agio, godersi l’aria che ti arriva addosso come ossigeno puro, perché questo è. Devi essere comoda e indossare abbigliamento pratico. Personalmente non sono mai riuscita a portare i classici pantaloni da moto (troppo tessuto in giro che fa spessore contro la sella e tra la coscia e il codone). Mi sono trovata bene con i leggings protettivi e con i pantaloni della tuta staccabili in pelle. Sopra invece preferisco le giacche con protezioni semi aderenti ma che ti permettano di indossare sotto anche un pile per l’inizio e la fine stagione. Scarponi assolutamente sì, per quando mi riguarda, a meno che non si facciano tragitti brevi e non pericolosi. Porta con te lo stretto necessario che può starti dentro la giacca (io sono riuscita a metterci: documenti e porta carte, fazzoletti, cellulare enorme, due mollette per i capelli e qualche moneta e, ogni tanto, anche qualche Oki se non stavo particolarmente bene). Il resto penso che in moto non conti, se non si fanno giri di giorni.
Sii te stessa e divertiti! Sono emozioni uniche e indescrivibili e mi raccomando: saluta! Noi motociclisti ci salutiamo sempre anche quando andiamo quindi se sei tranquilla e te lo puoi permettere: su la mano sinistra con il saluto da biker!
"ZAVORRINA: NON DIVENTARE ZAVORRA!"
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